Border Stories
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Un ritratto fotografico e partecipativo delle città di confine Gorizia (Italia) e Nova Gorica (Slovenia), Capitali Europee della Cultura 2025. Frolova intreccia ritratti, interni e paesaggi urbani con testimonianze in prima persona su memoria, identità e attraversamenti quotidiani. Agli abitanti è stato chiesto di “disegnare il confine come lo sentono”; gli schizzi sono stati ridisegnati dall’illustratrice Mariia (Masha) Korytova e montati insieme alle fotografie, diventando una “cartografia invisibile delle emozioni” che registra linee fisiche, mentali e politiche—ora aperte, ora presidiate, spesso sfumate. Il progetto, sviluppato sotto la guida di Denis Curti, si fa studio corale e intimo di separazione e connessione.
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Tipo/formato: Libro fotografico.
Collana/serie: Patricia D. Richards Legacy Awards, vol. 01 (URBAN Photo Awards).
Autrice/fotografie: Ekaterina Frolova.
Illustrazioni: Mariia (Masha) Korytova, dai disegni dei partecipanti.
Testi & mentorship: Testo/introduzione di Denis Curti; contributo dei Friends & Family of Patricia D. Richards; progetto sviluppato come fellowship dell’omonimo premio sotto la guida di Curti.
Riconoscimento: Vincitrice della prima edizione del Patricia D. Richards Legacy Award (URBAN Photo Awards 2024).
Editore / Imprint: Exhibit Around APS (Trieste, Italia); nell’ambito di URBAN Photo Awards / Trieste Photo Days; promosso da dotART.
Data di pubblicazione/stampa: Ottobre 2025.
Lingua: Inglese.
Pagine: 98.
ISBN (EAN-13): 979-12-8129-328-1
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Un ritratto fotografico e partecipativo delle città di confine Gorizia (Italia) e Nova Gorica (Slovenia), Capitali Europee della Cultura 2025. Frolova intreccia ritratti, interni e paesaggi urbani con testimonianze in prima persona su memoria, identità e attraversamenti quotidiani. Agli abitanti è stato chiesto di “disegnare il confine come lo sentono”; gli schizzi sono stati ridisegnati dall’illustratrice Mariia (Masha) Korytova e montati insieme alle fotografie, diventando una “cartografia invisibile delle emozioni” che registra linee fisiche, mentali e politiche—ora aperte, ora presidiate, spesso sfumate. Il progetto, sviluppato sotto la guida di Denis Curti, si fa studio corale e intimo di separazione e connessione.